Loggia del Giudice
Al Palazzo del Comune si accede attraverso uno splendido cortile, creato quando l'edificio fu ampliato nel Trecento. È decorato con gli stemmi appartenuti a tutti i Podestà che presero il potere nel corso degli anni.
Sul fondo del cortile c'è un pozzo, molto simile a quello sulla Piazza della Cisterna, doveva servire per l'approvvigionamento dell'acqua.
Sul lato destro, invece, si apre un porticato chiamato Loggia del Giudice. Questo infatti, era il luogo in cui veniva amministrata la giustizia.
La loggia è decorata con splendidi affreschi. Uno di questi rappresenta S. Ivone, il patrono degli avvocati, che amministra la giustizia a favore dei poveri, mentre dietro la porta i ricchi, con doni fastosi, premono per entrare. Anche quest'opera, come la Madonna nell'atrio del Palazzo Vecchio del Podestà, fu realizzata nel 1500 dal Sodoma (il suo vero nome era Antonio Bazzi) un pittore che si ispirava alla scuola di Leonardo da Vinci.
Nell'affresco sul lato lungo, questo del XIV secolo, si vede la Madonna con il Bambino fra San Gregorio e San Gimignano. infine, subito al di sopra della scalinata è affrescata un'allegoria della Giustizia: rappresenta il Giudice che scaccia la Menzogna mentre al suo fianco la osservano la Prudenza (col serpente) e la Verità (una fanciulla nuda).