Torre Prendiparte
La Torre dei Prendiparte è una delle torri superstiti di Bologna. Viene chiamata anche “Coronata” per via di una rientranza che diminuisce il suo spessore. Fu eretta nella seconda metà del XII secolo e raggiunge i 61 metri con il pinnacolo sulla sommità.
Come le torri Asinelli e Garisenda, anche questa è caratterizzata da una lieve pendenza. Molto probabilmente anche la torre Prendiparte fu mozzata, oppure non venne completata. Si trova nella piccola via Sant'Alò, in un punto in cui la strada si allarga in una sorta di piazzetta, che si chiama San Senesio come la chiesa che sorgeva qui anticamente.
La famiglia guelfa dei Prendiparte era fra le più nobili e conosciute della città. Due membri della famiglia furono consoli di Bologna e nel XIII secolo per 13 volte i Prendiparte ricoprirono il ruolo di podestà in varie città italiane.
La torre fu venduta prima alla fine del 1200 per 500 lire, poi i Prendiparte la riacquistarono per lasciarla definitivamente alla famiglia Fabruzzi nel 1400. Nel 1500 passò alla Chiesa e nella seconda metà del 1700 diventò il carcere della Curia.
Sulle pareti delle tre celle nei piani intermedi restano ancora le iscrizioni incise dai prigionieri: la più singolare è quella di un certo Angelo Rizzoli che scrive di essere stato "calcerato per avere ingravidato due sorele". Oggi la torre, abbandonata l’oscura veste di prigione, ospita un bed & breakfast.