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Torre degli Asinelli

Con le sue caratteristiche torri, simbolo del potere delle famiglie più ricche, che rendevano inconfondibile la città, lo skyline di Bologna nel medioevo non doveva essere molto differente da quello di Manhattan! Anche qui non mancavano le due torri gemelle che, in questo caso, hanno resistito alle guerre e ai secoli, diventando il simbolo della città.

Furono collocate in posizione strategica nel punto in cui si entrava a Bologna attraverso l’antica via Emilia. Erano collegate fra loro da un ballatoio e tutt’intorno alle altre costruzioni tramite passaggi sospesi, strutture difficili da immaginare oggi, dato che le torri appaiono isolate alla fine di una delle vie più ampie. Oltre a rappresentare il prestigio sociale delle famiglie, furono create per svolgere importanti funzioni militari, di segnalazione e di difesa.

Alla fine del XII secolo in città ce n’erano un centinaio, un numero strabiliante se si pensa che la costruzione di una torre alta 60 metri, ad esempio, richiedeva da 3 a 10 anni di lavori! Di queste imponenti costruzioni solo una ventina sono sopravvissute a incendi, guerre e fulmini e sono visibili ancora oggi.

Le Due Torri, più celebri sono la Torre degli Asinelli e la Torre Garisenda e si trovano all'incrocio delle vie che portavano alle cinque porte dell'antica cerchia di mura. La loro caratteristica più curiosa è che entrambe pendono, in due direzioni opposte, anche se non raggiungono la pendenza della torre di Pisa.

La Torre degli Asinelli fu costruita nell’XI secolo e prese il nome dalla dalla famiglia che la fece realizzare. l suoi 97 metri e più la rendono la torre più alta d’Italia e per raggiungere la cima la scalinata interna conta ben 498 gradini!

Chiunque avrà il coraggio di compiere l’impresa si ritroverà la "città rossa" ai suoi piedi. Da qui si vedono la Cattedrale di San Pietro, la Basilica di a San Petronio le antiche strade medievali che attraversano la città in ogni direzione e più lontano il panorama dei pittoreschi colli Bolognesi, fino a offrire una vista che, in giornate particolarmente limpide, può arrivare fino al mare e alle Prealpi del Veneto. Ma questa esperienza è preclusa agli studenti dell’Università, pena insuperabili difficoltà accademiche, almeno se si è superstiziosi!

Alcuni scienziati utilizzarono la torre per esperimenti sul moto dei gravi e sulla rotazione della Terra, mentre più recentemente vi fu addirittura installato un ripetitore televisivo della Rai. Durante la II Guerra Mondiale, la torre fu utilizzata con funzioni di avvistamento: quattro volontari si appostavano in cima durante i bombardamenti per indirizzare i soccorsi verso i luoghi colpiti dalle bombe.

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