Archiginnasio
Sede dell'antica Università e ora sede della Biblioteca Comunale, l’Archiginnasio di Bologna è uno dei palazzi più importanti della città. Fu costruito nel XVI secolo quando papa Pio IV impose una drastica ristrutturazione dell'area di Piazza Maggiore. La sua realizzazione fu commissionata dal papa, per mezzo del cardinale Carlo Borromeo, perché si sentiva il bisogno di luogo unico in cui tenere gli insegnamenti universitari delle diverse discipline, prima di allora dispersi in varie sedi. L'Archiginnasio rimase sede dello Studium bolognese fino al 1803.
Il palazzo ha due piani e come tutti gli edifici bolognesi è preceduto da un portico. Ha anche una corte interna che ingloba l'ex chiesa di Santa Maria dei Bulgari. Al suo interno conserva lo splendido Teatro Anatomico, che fu costruito nel 1637. Era una sala a forma di anfiteatro creata per lo studio dell'anatomia, completamente rivestita di legno d'abete.
Ma il fascino particolare della sala è dato dalle splendide statue in posizioni anatomiche. La cattedra è particolare: è sormontata da un baldacchino sostenuto da due statue di uomini senza pelle, “gli spellati”, appunto, un’opera del Settecento che riunisce arte e scienza. le numerose altre statue che decorano le pareti sono i ritratti di medici antichi e contemporanei: i meno noti rappresentati come busti, i più celebri luminari a figura intera.
Le due statue principali, a destra dell'entrata, raffigurano Ippocrate il più importante medico greco e Galeno, il più famoso medico romano; ma la statua forse più interessante, di certo la più singolare è quella di fronte alla cattedra, che raffigura un medico con un naso in mano: si tratta di un chirurgo bolognese precursore della rinoplastica.
Al piano superiore si trovano le antiche sale di studio dei legisti (gli studenti di giurisprudenza) e degli artisti (coloro che studiavano le altre materie). Sia i legisti che gli artisti disponevano di dieci aule, ma quelle dei legisti, considerati "studenti di serie A" e un po’ snob, si trovavano lungo il corridoio principale, inoltre le due categorie salivano al primo piano da due ingressi distinti, proprio per non mescolarsi.
A testimoniare la lunga storia universitaria del palazzo, sulla facciata sono rimasti 7.000 stemmi studenteschi e iscrizioni in onore dei professori. Furono fra le poche cose sopravvissute alla distruzione imposta dal governo repubblicano nel 1797 e dai bombardamenti della seconda Guerra Mondiale.
L'edificio cessò la sua funzione universitaria nel 1803. Dal 1838 è la sede della Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio, la più grande dell'Emilia-Romagna, che conserva importanti testi storici, filosofici, di politica, di lettere, d’arte, e una sezione sulla cultura bolognese, oltre ai circa 35.000 manoscritti e incunaboli.
Il Teatro Anatomico fu restaurato dopo i pesanti danni provocati dai bombardamenti americani del 1944.