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Duomo di Volterra

La maestosa cattedrale o Duomo di Volterra si erge nella suggestiva e tranquilla Piazza San Giovanni, nel cuore della città. Da secoli, il Duomo è stato il principale luogo di devozione della città, con una facciata di colore ambrata, ma dal carattere austero, che nasconde all'interno una ricchezza di colori e architetture da scoprire.

All'interno, i visitatori possono intraprendere un affascinante viaggio attraverso i secoli, immergendosi nelle opere dei rinomati artisti e scultori toscani, alla ricerca di piccole peculiarità nascoste nell'edificio e di dipinti che raffigurano la vita e le famiglie locali.

Degno di nota è il sepolcro dell'eremita, una sfortunata figura storica del posto che fu sacrificata in segno di gratitudine durante un'epidemia di peste che colpì la città.

L'ingresso dei visitatori avviene attraverso il fonte battesimale, dove si può ammirare una maestosa fontana di pietra. Questo elemento è comune in molte chiese cattoliche, poiché simbolicamente i fedeli non potevano partecipare ai riti della chiesa madre senza essere battezzati.

Le origini di questo luogo di culto, inizialmente dedicato alla Vergine Maria, come un antico sito di venerazione pagana, si sono perse nel corso del tempo. La cattedrale attuale ha subito importanti modifiche ed è stata nuovamente consacrata all'Assunzione di Maria all'inizio del XII secolo. La facciata romanica del Duomo domina uno dei lati della Piazza San Giovanni ed è adornata da un'imponente entrata, aggiunta nel XII secolo, realizzata con un affascinante intarsio di marmi dalle diverse sfumature, attribuito all'opera di Nicola Pisano.

Dopo che gli occhi si sono abituati all'interno rispetto alla luce intensa della piazza, si può notare che il Duomo segue la tradizionale pianta a croce latina romanica, con due navate laterali che fiancheggiano la navata centrale. Questa disposizione originale è ancora chiaramente visibile nonostante le significative modifiche apportate al Duomo sotto la guida del vescovo Serguidi alla fine del XVI secolo.

Questa ristrutturazione ha seguito con fervore le riforme stabilite dal Concilio di Trento, un movimento di controriforma che mirava a rafforzare la Chiesa cattolica di fronte alla crescente popolarità del protestantesimo in Europa. Durante questa ristrutturazione, le colonne che separano la navata dalle navate laterali furono magnificamente decorate con stucchi realizzati da Gianpaolo Rossetti, con capitelli abbelliti da Leonardo Ric ciarelli.

Un fregio scolpito in pietra di Montecatini, proveniente da un periodo precedente, fu lasciato in loco per fornire una cornice ai sei altari principali del Duomo. Durante questo periodo, le graziose finestre romaniche a tutto sesto furono sostituite con finestre rettangolari più severe, in conformità con una seria riforma.

Un soffitto dorato e a cassettoni

I visitatori dovrebbero concedersi un momento per sedersi nella navata e ammirare il sontuoso soffitto, decorato in modo ricco e colorato, progettato da Francesco Capriani e completato con intagli di Jacopo Pavolini di Castelfiorentino. L'opulenta doratura è stata aggiunta da Fulvo della Tuccia. Il design simbolico rappresenta lo Spirito Santo al centro, circondato da busti marmorei dei santi Ugo, Papa Linneo, Giusto, Clemente, Greciniana e Attinea.

L'Assunzione di Maria occupa il posto centrale sopra l'altare e viene affiancata dai santi Ottaviano e Vittore.

Come in molti luoghi in Italia, i ricordi della famiglia Medici non sono mai lontani. Il loro stemma, insieme a quelli del vescovo Serguidi e del comune della città, sovrasta l'arco trionfale del soffitto. Questo insieme è completato da un'iscrizione che esprime gratitudine verso i Medici, il vescovo e i generosi cittadini della città per le loro donazioni per la costruzione e la dedicazione del soffitto.

Una trasformazione del XIX secolo

Duecentocinquant'anni dopo, a metà del XIX secolo, furono intrapresi ulteriori lavori di restauro a seguito dei danni causati da un terremoto alla città. I muri a righe bianche e grigie, visibili oggi, sono stati dipinti e il pavimento è stato realizzato con un rigoroso schema geometrico di marmo nero e bianco. Le colonne, riccamente decorate con stucchi, sono state ridipinte per ottenere la loro sorprendente finitura in granito rosso. Il vescovo in carica ha generosamente fornito una donazione che ha permesso l'aggiunta di un presbiterio, progettato e realizzato dall'architetto Aristodemo Solaini.

Durante questo periodo, a causa di un incendio, è stata effettuata una ristrutturazione del transetto, con pareti e gradini in tufo, seguendo lo stile gotico tanto popolare nel XIX secolo. Purtroppo, durante questi lavori di restauro, un organo del XVI secolo andò perduto.

Oratorio della Vergine Maria

L'Oratorio della Vergine Maria ospita due nicchie protette da cancelli in ferro battuto risalenti al XVII secolo. Nella nicchia di sinistra si trova la Natività, con un dipinto di sfondo del Viaggio dei Magi di Benozzo Gozzoli, mentre nella nicchia di destra è raffigurata l'Epifania.

Recentemente, queste figure in terracotta dipinta a grandezza naturale sono state attribuite a Giovanni Della Robbia.

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