Fontana dell'Ovato
È opera di Pirro Ligorio il disegno della Fontana dell'Ovato, conosciuta anche col nome di Fontana di Tivoli. Prende il nome dalla sua particolare forma, data da un'esedra circolare al cui interno una vasca, che riceve l'acqua dall'alto, vuole essere un'allegoria della cascata di Tivoli, mentre le rocce nella parte superiore della fontana sarebbero i monti Tiburtini - da cui sgorgano i tre fiumi, Aniene, Erculaneo e Albuneo, a loro volta simboleggiati da tre statue.
Ai lati della Sibilla Albunea , che tiene per mano il figlioletto Melicerte, simbolo di Tivoli, figurano, infatti, le statue dell'Aniene e dell'Erculaneo, poste all'interno di due grotte artificiali.
Fa da fondale alla vasca un emiciclo a ninfeo, con nicchie che ospitano dieci ninfe che versano acqua da vasi. Al centro della vasca si trova una grande conchiglia a valve aperte.