Piazza del Gesù Nuovo
Giungendo da Via Toledo si entra nella angusta e disordinata Piazza del Gesù Nuovo, abbellita dal monumento più sfarzoso e imprevedibile di Napoli, la sontuosa Guglia dell'Immacolata. Una guglia è una sorta di obelisco rococò, abbondante di fronzoli, santi e putti.
La squallida e incompiuta facciata che si cela dietro la Guglia, ricoperta di protuberanze piramidali in basalto scuro, appartiene alla chiesa di Gesù Nuovo. Tuttavia, straordinariamente, quella facciata, un tempo parte di un palazzo del tardo XV secolo, è divenuta uno dei simboli di Napoli. L'interno è pervaso dal sontuoso Barocco napoletano, sontuosamente eccessivo, con distese di marmi colorati e affreschi, alcuni dei quali opera di Solimena.
Uno dei suoi migliori lavori si erge qui, sopra la porta principale all'interno. Risalente al 1725, esso raffigura tre angeli che scacciano il ministro siriano Eliodoro dal Tempio di Gerusalemme. Nella seconda cappella a destra, si ammira la statua in bronzo del più recente santo di Napoli - San Giuseppe Moscati.
Egli fu un medico che tenne conferenze presso l'Università di Napoli e si dedicò con fervore all'assistenza dei meno fortunati, giungendo al trapasso il 12 aprile 1927.