Castello Eurialo
Il Castello Eurialo, gioiello di ingegneria militare di epoca greca, sorge pochi chilometri ad Ovest dal centro della città, su un altopiano, in uno dei punti più panoramici e quindi più adatti alla difesa ed all'avvistamento dei nemici.
I viaggiatori di XVIII e XIX secolo avevano ammirato e narrato le bellezze di quel paesaggio, purtroppo oggi radicalmente mutato per via dell'intensa attività edilizia.
Il nome Eurialo deriva da Eurvelos, che vuol dire "chiodo dalla larga base". Fu creato da Dionisio il Vecchio, con l'aiuto di Archimede, per difendere Siracusa dai Cartaginesi e fu edificato nell'arco di sei anni, proprio nel punto in cui le mura della città si congiungevano. Successivamente subì numerose modifiche da parte dei Romani ed infine dai Bizantini che, per difendersi dall'attacco degli arabi, demolirono alcune parti del castello e ne utilizzarono i materiali per trasformarlo in una massiccia fortezza a pianta quadrangolare.
Sia la posizione che i numerosi sistemi di difesa lo rendono imponente alla vista e danno un'idea di quanto fosse inespugnabile: Archimede, infatti, sapeva di avere come nemici i Cartaginesi, le cui conoscenze tecniche in fatto di macchine belliche erano assolutamente avanzate; le Mura Aureliane, le ultime a circondare Roma, a confronto, sebbene molto più recenti, sono assolutamente elementari, ma c'è da dire che questa cinta muraria fu creata per difendere la città dai Barbari, assolutamente sprovvisti di rudimenti su tecniche belliche sofisticate!
Il castello è preceduto da ben tre fossati scavati nella roccia, l'ultimo di questi era provvisto di una serie di gallerie anti-mine (le mine erano gallerie scavate sotto le mura perché attraverso l'applicazione del "fuoco greco", la malta delle strutture si calcinasse facendo implodere quel tratto di mura) queste servivano a deviare i malintenzionati che intendevano piazzare gli ordigni sotto le mura!
Il ponte levatoio non dava direttamente accesso al castello, ma portava ad un bastione a pianta triangolare, e solo in un secondo tempo si poteva accedere al mastio, il nucleo fortificato vero e proprio. Questo aveva una pianta trapezoidale ed era rafforzato da torrioni e munito di cisterne che fornivano le riserve d'acqua necessarie in caso di assedio.
Non mancava certo l'elemento sorpresa, dal momento che l'unica porta di accesso era ben nascosta da una serie di ingegnose architetture che ne impedivano la vista; inoltre, attraverso un'intricata serie di gallerie e di sotterranei, che metteva in comunicazione tutte le parti del castello, l'esercito all'interno poteva spostarsi rapidamente per difendere l'uno o l'altro versante.