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La Torre di Pisa

Torre pendente di Pisa La torre pendente, all’interno di quel fantastico recinto medioevale che è il Campo dei Miracoli di Pisa, è uno dei monumenti più noti ma anche più originali al mondo, assolutamente unico nel suo genere. La sua straordinarietà non deve essere cercata solo nella sua particolare inclinazione, anche se non "pendesse," infatti, la torre sarebbe uno dei più notevoli campanili in Europa.

Il suo particolare assetto, in pendenza, non era certo previsto dal progetto iniziale, anche se in passato lo si credette tale. La torre, infatti, era stata pensata ‘dritta’, ma prese a inclinarsi già in fase di costruzione, a causa dei continui cedimenti del terreno che sono ancora oggi oggetto di studio e interventi. È un terreno alluvionale, quello di Pisa, che non può sostenere grandi pesi.

Del resto, la torre non è un caso isolato. Sono molti gli edifici, a Pisa, che pendono in tutte le direzioni, palazzi, chiese, semplici case.

Veduta aerea di Campo dei Miracoli

La torre è il campanile del Duomo ma la sua posizione è singolare: non sorge, infatti, come d’uso, accanto alla facciata del Duomo, ma è isolata rispetto ad esso. Tuttavia, non a caso, si trova nel punto più visibile della piazza e tra due delle più antiche strade della città: la via Santa Maria e la via Emilia, che poi proseguiva verso il Duomo. Da qui la torre svettava con i suoi 56 metri d’altezza ed era visibile non solo da ogni punto della piazza ma anche dall’Arno. Era una sorta di faro, un punto di riferimento tra la città e la piazza. Ed era, naturalmente, il simbolo delle virtù morali e civili dell’intera comunità.

La costruzione della torre iniziata nel 1173, per opera probabilmente dello scultore Bonanno Pisano (ma non vi è assoluta certezza sulla paternità del progetto), prosegui per circa duecento anni. Nonostante due lunghe interruzione, la torre fu infine realizzata fedelmente rispetto al progetto originario.

La torre ha effettivamente un peso notevole: è un cilindro cavo di 14.500 tonnellate, con uno spessore variabile: alla base, infatti, misura ben quattro metri di larghezza, poi si assottiglia verso l’alto, fino a ridursi di circa la metà. La pendenza, così caratteristica di questa costruzione, si può facilmente misurare dalla sporgenza delle cornici orizzontali che fanno da coronamento a ciascun piano: la più alta sporge di oltre 4 metri rispetto alla prima, e l’inclinazione è superiore ai 5 gradi.

Portone di ingresso della torre

Nel corso dei due secoli di costruzione, si cercò di contrastarne l'inclinazione che via via si andava accentuando utilizzando speciali accorgimenti costruttivi, vennero anche sostituite molte colonne ed altre parti lesionate in una lotta senza fine tra l'uomo e la torre che ancora oggi non può dirsi conclusa. Nel tentativo di assicurarle lunga vita, infatti, negli ultimi anni si sta agendo sul sottosuolo con lo scopo di ricompattare il terreno e ridurre significativamente la pendenza della Torre.

Una leggenda legata alla torre narra che Galileo, per dimostrare la sua legge di caduta dei gravi, vi sarebbe salito in cima e avrebbe fatto cadere oggetti di materiale diverso per verificare la fondatezza delle sue teorie.

All’esterno l’architettura del campanile dà la stessa, magnifica versione del romanico pisano del duomo e del battistero: splendido è l’effetto della doppia colorazione del rivestimento in marmo della facciata mentre gallerie ad archetti alleggeriscono il volume, creando magnifici effetti di chiaroscuro. L’edificio è suddiviso in otto livelli orizzontali, detti ‘ordini’, sei dei quali sono loggiati praticabili di profondità decrescente. Ogni loggiato comprende trenta colonnine sormontate da archetti a tutto sesto.

A seconda dei vari livelli i capitelli hanno stile e forme diverse: a foglie quelli dei due loggiati più bassi mentre sono quasi tutti decorati con teste di uomini, animali e mostri quelli del terzo loggiato. Ancora più in alto lo stile è gotico. In realtà, i capitelli sono stati quasi tutti sostituiti nel tempo e oggi non è possibile sapere se essi corrispondono alla disposizione originale.

Scale a spirale interne alla torre

La porta di ingresso, affiancata da una particolare raffigurazione di navi – che allude forse all’antico Porto Pisano – introduce all’interno della torre da cui si sviluppa, ricavata nello spessore del cilindro murario, la lunga scala elicoidale. La scala, formata da ben 294 gradini, consente di arrivare fino alla cella campanaria, ultimo livello della costruzione. La cella fu aggiunta nel 1350 da Tommaso Pisano, ultimo architetto della torre, dopo un’interruzione nei lavori che durò quasi un secolo.

La campana più antica conosciuta come Pasquareccia

Qui sono poste le sette campane, una per ogni nota musicale. La campana più antica, chiamata “Pasquareccia”, è ricordata dai pisani per aver annunciato la morte del traditore della Repubblica Ugolino della Gherardesca.

Proprio da qui, dall’alto della torre, si riesce a comprendere meglio la speciale armonia che regna sull’insieme: cattedrale, battistero e campanile, uniti nel fantastico gioco dei contrasti, sembrano dialogare nel magico equilibrio tra il bianco dei marmi e il verde del grande prato.

Il sito ufficiale della Torre di Pisa: https://www.opapisa.it



Immagini della Torre di Pisa

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