Thermopolium Caupona
I thermopolia erano locali simili ai nostri snack bar, caratteristici e molto diffusi l tempo dei Romani. A Pompei se ne contano 89. Erano un locali in cui si servivano bevande e cibi caldi, aperti sulla strada, con un bancone in muratura spesso decorato, in cui erano incassati i dolia, le giare che contenevano la merce. Spesso negli ambienti sul retro ci si poteva sedere per consumare il pasto.
Su via dell’Abbondanza si incontra il Termopolio di Asellina, con mescita di bevande calde e fredde, cibi cotti e persino stanze per consumare rapporti sessuali al piano superiore. Nel corso dello scavo tutte le suppellettili sono state ritrovate al proprio posto: c’erano anfore per il vino, un imbuto, una lucerna di forma fallica che illuminava il banco e teneva lontano il malocchio e persino una pentola sul fornello. Alcuni graffiti trovati sulle pareti fanno pensare che Asellina, oltre a rifocillare gli avventori, procurasse anche fanciulle che offrivano loro compagnia.
Dal momento che Pompei era un porto di mare dove arrivava gente da tutto il bacino del Mediterraneo la proprietaria, lungimirante, si era procurata probabilmente fanciulle cosmopolite, in modo che per gli stranieri trovassero confortante frequentare un’osteria dove era possibile trovare belle conterranee.