Posto all’incrocio degli assi principali del nucleo urbano originario, il Foro era la piazza principale della città, dove era vietata la circolazione dei carri. Era il cuore della vita politica e religiosa della città, circondato da edifici religiosi, politici, ed economici.
La prima sistemazione ufficiale del Foro risale al II secolo a.C.. In età imperiale le colonne e le strutture di tufo furono sostituite dal calcare bianco, venne pavimentato nuovamente e vennero aggiunti alcuni edifici sul lato Est, che sostituirono le precedenti botteghe.
Nel I secolo d.C. il Foro venne utilizzato per celebrare la casa imperiale e a tale scopo davanti agli edifici amministrativi urbani vennero installate statue onorarie che rappresentavano componenti della famiglia dell’imperatore, mentre lungo i portici furono poste quelle dei cittadini illustri. Le sculture non sono state ritrovate, forse perché i pompeiani, tornati dopo l’eruzione a prendere ciò che poteva essere recuperato, le portarono via.
La Piazza rettangolare misura 38 metri di larghezza e 142 di lunghezza, è pavimentata in travertino e circondata su tre lati da un portico. Su un lato della grande piazza, fiancheggiata da due archi di trionfo, si trova il “Seggestum”, la tribuna dalla quale parlavano gli oratori.
Prospicienti alla piazza del foro, a fare quasi da cornice, si trovano gli Edifici dell’Amministrazione Pubblica. Furono ristrutturati dopo il terremoto del 62 d.C. e non furono costruiti tutti nello stesso periodo. Quello più recente conserva ancora il pavimento di marmo. Ospitavano la sede degli amministratori, il Tabularium (l’archivio), e l’aula dei decurioni. Gli edifici sui tre lati erano abilmente nascosti dal portico, in modo che l’unico completamente visibile fosse il tempio dedicato a Giove sul lato Nord.
Il Comitium che si apre su via dell’Abbondanza era un’aula scoperta in cui veniva convocato il popolo per l’esercizio dei diritti politico-amministrativi. Sul un lato è visibile una tribuna affiancata da nicchie con statue: accoglieva gli amministratori che presiedevano le assemblee e controllavano le operazioni di voto.